Corrado Tocci

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LA NUOVA RICETTA POLITICA: RISANARE IL BILANCIO CON I RISPARMI DEI PENSIONATI

Gli italiani sono un popolo molto risparmiatore e per decenni hanno finanziato lo Stato acquistando BOT e CCT.

I grandi risparmiatori sono soprattutto i pensionati, che per non gravare sui figli, mettono da parte dei soldini per far fronte a malattie e, soprattutto, per lasciare ai figli “i soldi per il funerale”.

I risparmi dei pensionati sono depositati o alla Posta o alla Banca locale in libretti di risparmio. Purtroppo per loro il sistema finanziario li considerare dei possibili riciclatori, per cui debbono limitarsi a versare somme nei libretti. Il risparmio considerato una “forma di riciclaggio”, per questo le Autorità monetarie la vogliono controllare diminuendo gli importi che possono essere tenuti sul libretto. Prima si è passati da dodicimila e cinquecento euro a cinquemila euro, e i pensionati che non leggono i quotidiani economici si sono trovati le somme eccedenti i cinquemila euro bloccate dalla banca.  

Poi con il D.L. 13 agosto 2011 n. 138 contenente “ulteriori disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo” le Autorità monetarie hanno stabilito che la somma massima per i libretti di deposito bancari al portatore non deve superare i duemila e cinquecento euro.

Fino a qui niente di eccezionale, fatto salvo che il costo di un funerale oscilla tra i seimila e diecimila euro, quindi l’anziano dovrà tornare a mettere i soldi necessari per il suo funerale sotto il mattone.

Ma l’aspetto che dimostra l’inizio di un percorso verso una forma di stato di polizia tributaria, riguarda la circolare del 01 ottobre 2011 per cui le banche sono obbligate a trasmettere al Ministero dell’economia e delle finanze l’elenco dei clienti che hanno sui libretti di deposito un importo superiore ai duemila e cinquecento euro.

Questo elenco può permettere di contribuire a risanare il debito pubblico, infatti, per le somme che eccedono i duemila e cinquecento euro è prevista una sanzione che può oscillare dal 10[%] al 20 [%] della somma eccedente.

Finalmente il Governo ha iniziato la caccia agli evasori.

Questi piccoli risparmiatori stanno commettendo un errore fatale, non comprano la gazzetta ufficiale tutti i giorni e preferiscono andare al “Centro Anziani” piuttosto che leggere le normative che Li riguardano.

E’ facile punirli decurtando in forma coattiva risparmi accumulati con sudore e rinunce.

Anche l’informazione è complice di questa disinformazione, si fanno trasmissioni su tutto, ma una bella informazione su questo aspetto non porta lustro, i vecchietti che invece di spendere i soldi li mettono da parte per pagarsi il funerale non fanno audience.

Quando il diritto positivo di uno Stato “si incarta” su problemi del genere, quel tipo di diritto la storia lo spazzerà via in breve termine.

Ottobre 2011.

 


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